Adolescenti 2.0

adolescenti e internet


Spesso i genitori  sono preoccupati per l'uso, che fanno i loro figli adolescenti, della tecnologia: Internet, Facebook, Whatsapp (solo per fare qualche esempio) sono ormai entrati nella vita di tutti noi. Credo che non serva mai generalizzare e giudicare le cose. Ogni strumento, che utilizziamo nella nostra vita, può avere effetti positivi e negativi.

Tutti ci rendiamo conto di come  la tecnologia abbia cambiato drasticamente la nostra vita, per esempio il nostro modo di lavorare: i cellulari hanno preso il posto dei telefoni fissi e delle segreterie telefoniche, le mail hanno sostituito la posta cartacea e l'utilizzo dei fax. Possiamo comunicare in tempo reale con tutto il mondo rimanendo seduti sul divano di casa. Se da un lato questo ci ha cambiato in meglio la vita, ha avuto anche degli effetti meno positivi.

Penso per esempio al modo di approcciarsi allo studio dei ragazzi. Una volta si approfondiva di più, bisognava aprire i libri, le enciclopedie, per trovare quello che si cercava, si confrontavano più testi per giungere ad una conclusione. Oggi si apre Wikipedia e si può trovare la risposta a tutto, con l'inconveniente che non sempre le informazioni sono veritiere, precise: in fondo, nell'era di internet, ognuno può dire ciò che vuole ed essere quello che non è .

Questo mi avvicina alle preoccupazioni, che i genitori mi portano durante le consulenze:

- come difendere i propri figli da internet?

- come dare loro delle regole e farle rispettare?

- come lasciare loro la libertà, che l'età adolescenziale richiede come moto di crescita e di individuazione, accompagnando e guidando comunque i propri figli?

 

Essere genitori è da sempre il lavoro più difficile al mondo, ma nell'era della tecnologia tutto è  complicato. I bambini sono sempre più precoci nell'imparare ad utilizzare i vari tablet, smartphone, pc e di conseguenza diventa sempre più difficile per i genitori posticipare l'età in cui regalare loro il primo telefono o limitare le ore di utilizzo di questi strumenti, che sono un enorme potere nella mano dei ragazzi. che spesso non riescono a rendersi conto, fino in fondo, dei rischi che corrono nell'utilizzarli. Ad onor del vero vorrei sottolineare come anche molti adulti siano attratti in maniera molto forte da internet e dalla tecnologia in genere, anch'essi senza esserne particolarmente coscienti.

 

QUALI RISCHI?

Ci sono due rischi che potremmo definire di dipendenza quantitativa e qualitativa.

La prima può essere  facilmente comprensibile: ha a che fare con la quantità di tempo che si passa connessi alle varie forme di tecnologia.

La dipendenza qualitativa dipende invece dai contenuti veri e propri, che queste tecnologie offrono e che possono portare anch'essi a vera e propria dipendenza. I materiali possono riguardare la pornografia, il gioco d'azzardo, l'uso di sostanze....

Man mano aumenta il tempo di utilizzo della Rete, senza rendersene realmente conto.

I genitori possono ritrovarsi a dire frasi come "Non può essere che sia ancora lì a chattare", " Chiudi quella Playstation!", "Metti via quel telefono !", più volte al giorno e non riuscire ad ottenere risultati dai propri figli.

In alcune circostanze i ragazzi possono arrivare a delle vere crisi di astinenza, non tollerando, per esempio di stare per più di 10 minuti senza controllare se hanno ricevuto un whatsapp o se qualcuno ha messo "Mi piace" su qualche loro post di Facebook o su qualche loro foto su Instagram.

 

Spesso vivono in un tempo dilatato: sono realmente convinti di non giocare alla Playstation da più di mezz'ora, mentre in realtà ci sono da più ore.

I ragazzi fanno fatica ad uscire dal circolo vizioso in cui entrano, dove a volte confondono e sovrappongono la vita dei Social Network alla vita vera. 

Ci sono rischi che questo mondo "parallelo" possa causare dei disturbi importanti nei giovani, come quelli legati al sonno, perchè non riescono a sconnettersi nemmeno durante la notte.

 

COSA FARE?

Il ruolo dei genitori è ovviamente fondamentale. 

Dal punto di vista quantitativo è bene dare dei tempi di utilizzo. Si consiglia di non dare più di una mezz'ora di accesso on line fino ai 14 anni.  Tra l'altro lo stesso Facebook mette il limite dei 14 anni per l'utilizzo. Di notte lasciare gli smartphone e i tablet in cucina, o comunque non in camera da letto, dove la tentazione di utilizzarli è sempre in agguato. I pasti e i compiti sono altri due momenti dove sarebbe meglio non utilizzare questi mezzi.

Dal punto di vista qualitativo i genitori dovrebbero spiegare ai figli i rischi , che corrono, cosa possono trovare ed essere pronti a rispondere alle loro domande.

Ricordiamoci sempre che noi adulti siamo sempre l'esempio migliore attraverso cui i ragazzi imparano!!!

 


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