Tutti nel lettone?

tutti nel lettone?


Già appena nato è bene che il bambino abbia  uno spazio per sé nella famiglia: il riconoscimento da parte dei genitori del fatto che lui ha una sua individualità, deve trovare una conferma concreta nello spazio fisico che si ritaglia per lui nell'ambiente familiare.

 

È importante che i genitori difendano la loro intimità, ma anche che non favoriscano la promiscuità che tenderebbe ad accentuare la dipendenza infantile da loro, rendendo più difficile il processo di separazione dalle loro figure e la conquista di una reale autonomia. Il bambino deve sentirsi al di fuori della coppia che formano i genitori, altrimenti può crearsi dentro di lui l'illusione di potersi sostituire al padre o alla madre.

A tre anni è quasi inevitabile che un bambino desideri varcare la porta chiusa della camera dei genitori e scoprire i loro segreti sull'onda di una nuova curiosità che nasce dalla scoperta delle differenze sessuali e dalle prime fantasie infantili sulla fecondazione e la nascita.  Anche qui è meglio non tergiversare e cercare di dire un no fermo. La coppia coniugale ha una sua sfera di intimità, anche al di fuori del vero e proprio rapporto sessuale, alla quale non è giusto che il bambino partecipi, soprattutto verso i 3 anni, quando si manifesta un particolare attaccamento verso uno dei genitori, di solito quello di sesso opposto.

Come ogni regola, anche questa ha le sue eccezioni. Il lettone dei genitori può rappresentare in alcune circostanze quel “contenimento fisico”, di cui il bambino ha bisogno nel momento critico del passaggio dalla veglia al sonno (es. traslochi, vacanze, malattie..).

È comunque meglio evitare di dormire insieme nel lettone tutta la notte, mentre di giorno le cose cambiano. Il corpo non è più così abbandonato come nel sonno: c'è più controllo, più consapevolezza da parte dei genitori. Allora ad esempio la domenica mattina stare insieme nel lettone può essere un momento di gioia da condividere!

 

 


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