Lo svezzamento

lo svezzamento come momento di passaggio


Nutrire il proprio bambino non significa solamente fornirgli ciò di cui necessita per crescere sano, ma è un fondamentale momento di comunicazione, che si instaura fin dalla prima poppata e che si manifesta attraverso le carezze, il tenerlo in braccio, cullarlo, parlargli e imparare a sintonizzarsi con il suo comportamento.

In particolare, lo svezzamento (circa verso il sesto mese di vita) è un momento delicato, di perdita per i lattanti (ad eccezione di quelli che hanno avuto difficoltà nella relazione di allattamento) e per molte mamme. E' quel periodo in cui si diminuisce il numero di poppate fino alla totale eliminazione delle stesse, ciò può costituire una fonte di paura del bambino, che può temere che non solo il seno, ma tutte le cure amorevoli della mamma possano scomparire. Per questi motivi il bambino in questo periodo può diventare irritabile e ansioso quando la madre si allontana. La sua è una protesta vera e propria verso i cambiamenti (passaggio dal seno al biberon, alla tazza e al cucchiaio). Quando non gli viene più dato il seno, il bambino fa esperienza di una madre frustrante, anche nella presenza. Alcuni bambini reagiscono staccandosi dal seno da un giorno all'altro, a volte colpiscono la madre mordendo il seno. 

La modalità, con cui la madre reagisce a questi movimenti del figlio, sarà fondamentale per dare sollievo o conferma alle paure del bambino. Certo sarebbe meglio che la madre riuscisse a rispondere con tenerezza  alla collera, manifestata dal piccolo, ma è difficile che sia sempre così, perchè spesso anche la madre si trova in uno stato di disagio emotivo: Il distacco, che porta lo svezzamento, non è semplice neppure per lei. E' vero che spesso lo svezzamento porta un senso di alleggerimento alla madre, che non è quindi più l'unica fonte di sostentamento per il suo bambino, ma nello stesso tempo la fa sentire in colpa per la deprivazione e il turbamento che gli infligge. In linea più generale si va ad interrompere, da entrambe le parti, un rapporto di intimità molto forte.

La mamma dovrebbe avere fiducia nella capacità propria e del bambino di poter continuare ad avere una relazione intima, così potrà aiutare il piccolo a tollerare la perdita.

La fine dell'alimentazione dal corpo della madre porta con sé una maggiore consapevolezza della separatezza e quindi stimola il bambino a pensare, attiva la sua curiosità verso la madre e verso gli oggetti del suo ambiente, oltre che al desiderio di scoprire che cosa è in grado di fare da sé.

Lo svezzamento, al pari delle altre tappe evolutive, mette alla prova la capacità di conservare la speranza, l'amore e la gratitudine, nonostante la frustrazione e il dolore emotivo. La sofferenza emotiva si può fronteggiare solo se c'è speranza, fiducia nella vita. Quando riusciamo, in ogni fase della vita, a far fronte alla sofferenza emotiva senza scappare, stando con i propri sentimenti, senza perdere la speranza, allora troviamo la forza per andare avanti e superare la disperazione della perdita. 

 


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