Separarsi senza soffrire è forse impossibile.

In una società fondata sulla famiglia, ritrovarsi soli costituisce un passaggio difficile da accettare.

Ci sono diritti e doveri, c'è la necessità di essere tutelati legalmente, di salvaguardare la situazione economica per non trovare difficoltà soprattutto nel mantenimento dei figli.

Esiste anche, come in ogni momento di cambiamento, l’opportunità di dare una svolta positiva alla propria vita, di incontrare se stessi a prescindere dal ruolo di moglie, marito, madre o padre; di conoscersi meglio, essere più consapevoli dei propri bisogni, dei propri desideri, dei comportamenti tenuti, spesso in modo un po’ automatico, che ci hanno portato lontano da noi.

Come in tutti i momenti di crisi della vita, ci si trova davanti ad un bivio: subire i fatti che accadono o diventarne protagonisti, facendo in modo che un momento di difficoltà, di fallimento, di smarrimento possa divenire occasione, pian piano, di trasformare la propria vita in modo proattivo: nella direzione giusta per noi, differente per ognuno.

Nella separazione vengono coinvolti tutti gli aspetti della vita dei coniugi e l’avvocato, da solo, spesso non basta a cogliere le vere esigenze delle persone, che non sono solo di natura economica, ma anche emotive, relative all’autostima, al rifiuto e al riconoscimento da parte degli altri. Nel caso in cui siano presenti anche i figli è di fondamentale importanza riuscire ad accompagnare anche loro in questo cambiamento di vita familiare.

Gestire una separazione con un avvocato e uno psicologo, che operano insieme, accompagna le persone al riconoscimento reale dei propri bisogni, ad un percorso più fluido attraverso il vortice di emozioni, paure e speranze che il procedimento di separazione porta con sé.

L’avvocato Elisabetta Baldo ed io ci adoperiamo da tempo nell’accompagnare le persone, che si rivolgono a noi, in un percorso di separazione il meno doloroso possibile e più orientato all’armonia futura.